ARROSTO di TACCHINO al fumo!


E un po' di carne, ogni tanto, non guasta!
Se poi hai a disposizione un bel cosciotto di tacchino,
un bel bicchiere di rosso robusto,
una cucchiaiata di peperonata,
una scamorzina affumicata,
salvia e rosmarino sul balcone
...
è il momento dell'arrostino!
Servito poi su un letto di rucola fresca o con contorno di patate arrosto ricorda, nel profumo, i legni del camino, grazie alla presenza dell'affumicato nella scamorzina.


Ho disossato per bene il cosciotto cercando si salvare la pelle intera, con uno spelucchino affilato ho tagliato tutta la carne intorno all'osso mettendo a nudo la polpa e assottigliandola con un taglio verticale la, dove era troppo spessa.
Ho salato leggermente l'interno e vi ho adagiato la peperonata bella asciutta.
Sopra ho affettato sottilissima la scamorzina, allineando le fette.
Ho arrotolato la carne su se stessa e l'ho chiusa con spago da cucina.
Ho quindi preparato la casseruola che doveva contenere il pezzo: un giro d'olio, una bella cipolla sbucciata e affettata grossolanamente, un rametto di rosmarino, un ciuffo di foglie di salvia.
Ho fatto rosolare bene la carne ponendola in forno a 200°C e girandola spesso poi l'ho irrorata con un bel calice di vino rosso ed ho continuato la cottura.
Per il mio pezzo ci è voluta una mezz'ora.
Ho tagliato la carne solo una volta che si è raffreddata, dopo aver tolto lo spago che l'ha tenuta in forma.
Le fettine erano anche belle da vedere!
Ho filtrato il suo sughino e l'ho utilizzato per nappare le fette: profumato, saporito ... gustoso!
Da rifare! 
Per non sbagliare, l'altra coscia è finita in umido con cipolla e patate nella pentola a pressione:


Niente male anche così ma, mooooolto normale.
Direi che avendo entrambe le preparazioni, come unico denominatore, un bel bicchiere di vino rosso, il profumo che aleggiava in cucina era veramente delizioso!
In vino veritas ...

Bon Appetit!

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