La mia carissima amica Chicca mi ha dato da leggere un nuovo "Quaderno fidentino" che mi ha conquistata!
Breve e simpatica biografia di un fidentino doc che, figlio d'arte, ci introduce all'arte della panificazione semplice e senza particolari attrezzature.
La mia cara amica, conoscendo la mia fissa, me lo ha dato da leggere ... convinta che ... avrei sperimentato. Cosi' e' stato: alla prima giornata uggiosa viiiiiaaaaa .. a darci dentro con lievito, farine, manipolazioni, lievitazioni ...
Come al solito mi sono segnata tutte le debite proporzioni convinta che, al solito, sarebbero stati diversi i tentativi prima di riuscirci: dosi per prima prova ...
Invece noooooo, con i soggerimenti, le astuzie e le disquisizioni di FRANCO SOAVI, sono arrivata a mezzogiorno con le mie brave pagnotte ben lievitate e colorite, profumate di pane vero, dall'aroma morbido e l'occhiatura perfetta: M I R A C O L O!!! Della chimica in cucina che si declina con la calma e l'amore di gesti antichi e rituali!
Bello da vedere, buono da mangiare ... forse solo un tantino piu' scipito per il mio palato, profumato da morire!
Non solo la riuscita e' stata di grande soddisfazione ma Franco con mia enorme sorpresa da indicazioni molto chiare su come ricavare dall'impasto base, senza sale, il lievito madre che tanto vado cercando di realizzare: I N C R E D I B I L E!!!!!
E' ovvio la ricetta sitrova nel libro di Franco Soavi che vale la pena assolutamente di "assaggiare"!
I ricavati saranno devoluti all’Arim (Associazione ricerca e prevenzione malattie gastrointestinali).
Breve e simpatica biografia di un fidentino doc che, figlio d'arte, ci introduce all'arte della panificazione semplice e senza particolari attrezzature.
Cosi' ne riferisce un suo amico:"... oltre a una «prosa storico-emozionale» Franco
travasa l’esperienza dell’Antico Forno Orfeo Soavi estraendone le ricette per
fare il pane in casa adattando le modalità al «pane quotidiano» (in tutte le
sue forme, sino alla pizza e alla torta salata), operazione possibile grazie ad
anni di ritorno alla panificazione domestica. Come se impastando la farina e dandole
forma e cottura in un rito secolare lo scrittore-fornaio riscoprisse le sue
origini, i colori e gli odori della sua infanzia. È fondamentalmente un regalo
per chi lo legge: il pane è buono, il pane è simbolo di vita, quindi impastate,
lievitate e infornate. Così quando aprirete il forno la fragranza scaccerà i
cattivi pensieri e vi farà rivivere serene memorie."
Claretta Ferrarini amata vernacolista doc della nostra citta', trova parole colme d'amore per la sua tradizione:
" Ho letteralmente divorato “IL… PANE”
di Franco Soavi. Ho letto, cioè il suo libro, in men che non si dica. Il mondo
della panificazione di una volta, il duro lavoro che questo comportava, i
sacrifici che affrontava l’intera famiglia di un fornaio, prima del libro di
Franco erano sconosciuti a molti, me compresa. Ora ne ho consapevolezza, come
ce l’ho della soddisfazioni che può aver dato un così nobile mestiere.
Coinvolgente e dolcissimo (come potrebbe non esserlo per me) il lessico
famigliare che fa capolino nei racconti e pära ca’l strìcca ‘d l’òcc’ agli
appassionati di vernacolo borghigiano. Non voglio aggiungere nulla al bel
servizio di Marchinetti se non garantire a Franco Soavi che proverò le ricette
di pane del suo libro e trarrò grande vantaggio dalle foto didattiche che lo
corredano. Grazie Franco per avermi condotta in un dedalo di strade, di cortili
e di osterie, frequentate da gente conosciuta, partendo däl Burghén äd Soavi
profumato di pane pena cävè däl fùrän."
Come al solito mi sono segnata tutte le debite proporzioni convinta che, al solito, sarebbero stati diversi i tentativi prima di riuscirci: dosi per prima prova ...
Invece noooooo, con i soggerimenti, le astuzie e le disquisizioni di FRANCO SOAVI, sono arrivata a mezzogiorno con le mie brave pagnotte ben lievitate e colorite, profumate di pane vero, dall'aroma morbido e l'occhiatura perfetta: M I R A C O L O!!! Della chimica in cucina che si declina con la calma e l'amore di gesti antichi e rituali!
Bello da vedere, buono da mangiare ... forse solo un tantino piu' scipito per il mio palato, profumato da morire!
Non solo la riuscita e' stata di grande soddisfazione ma Franco con mia enorme sorpresa da indicazioni molto chiare su come ricavare dall'impasto base, senza sale, il lievito madre che tanto vado cercando di realizzare: I N C R E D I B I L E!!!!!
E' ovvio la ricetta sitrova nel libro di Franco Soavi che vale la pena assolutamente di "assaggiare"!
"Il mio pane"
e'
edito
dalla Famiglia Fidentina,nella collana " I quaderni fidentini", costa 10 euro ed è
in vendita alla Casa della Carta in via Malpeli a Fidenza (Pr). I ricavati saranno devoluti all’Arim (Associazione ricerca e prevenzione malattie gastrointestinali).
... e ... pourquoi-pas???!
... certo che essere usato come "tester" e non essere mai preso in considerazione per il parere ponderato e disinteressato, un po' mi demoralizza. In fondo mi sono occupato di assaggiarne il gusto, la friabilita' e l'abbinamento (leggi con confettura di cipolle rosse di tropea appena fatta ed anche questa con ottimo risultato !!)dal momento della sfornata alle successive 24 ore addiritura verificandone le mutazioni dopo la fase di surgelamento ...
RispondiEliminaMa certo: sei il mio "assaggiatore ufficiale"!!!!!!
RispondiEliminaPrometto solennemente, da ora in poi, di pubblicare ogni singolo giudizio!!!!