Profumo di Mare ... fritto!


Mamma mia che caldone! Siamo in piena estate con queste temperature agostane: 31° C, sole a picco, cielo limpidissimo ... che si stia preparando qualche sommovimento tellurico e/o catastrofico :-(
Ripulisco il balcone dalla sabbia sahariana che il vento ci ha regalato e, abbassato il tendone, ci prepariamo ad un mezzogiorno di ... cuoco!
Ai fornelli il nostro "friggitore" preferito, profumo intenso di pesce , sole sulla pelle, vento caldo fra i capelli.
Siamo pronti a "figurarci" al    M A R E !
Oggi lo chef propone

F R I T T U R A    F A N T A S I A !


Il quantitativo di pesce varia un po' in base al numero dei commensali, alla fame dei suddetti ... al considerare il "fritto" must del pranzo o semplicemente un secondo ...

INGREDIENTI per 6 bocche normali ed una un po' particolare:
600 gr di pesce misto (pesciolini, anelli di totano, anelli di calamaro, seppioline ... e quant'altro il vostro banco del pesce preferito vi metta a disposizione)
farina di grano tenero 00 CALIBRATA   cioe' una farina di grano tenero ottenuta da particolari processi della macinazione di grani teneri di forza nazionali ed esteri. Ideale per la produzione artigianale della pasta fresca e degli gnocchi.  A noi e' stata indicata della pescivendola che la
utilizza per la panatura del "suo fritto", buonissimo!

 

e questo e' il mio!
Olio extra vergine per friggere: q.b. per ottenere uno strato di tre dita nella tua padella dei fritti.
Che fare: sciacquare molto bene il pesce ed asciugarlo con carta da cucina, tamponandolo leggermente.
In un largo vassoio stendere la farina, sovrapporvi il pesce pronto e aggiungere altra farina. La farina calibrata aderisce perfettamente al pesce, mentre lo si mescola sul vassoio infarinato.
Porre tutto il pesce infarinato in un setaccio e setacciare per eliminare la farina in eccesso.
Il pesce rimane ben rivestito dalla farina, non appiccicoso e i pezzi ben staccati.
A questo punto non rimane che scaldare la padella dei fritti con l'olio e.v.o. perche' sopporta meglio le lunghe cotture senza raggiungere il "punto di fumo" che e' la cosa piu' nociva in una frittura.
Gettare il pesce panato, a piccole manciate, appena l'olio raggiunge la temperatura.
Rigirare in punta di forchetta o forchettone la frittura perche' la cottura sia omogenea da tutte le parti!
Quando il pesce raggiunge un bel colorino dorato e il profumo si spande tra le pareti domestiche ;-P
e' ora di sgocciolarlo con il "ragno"!
Porlo su carta assorbente e servire immediatamente alle bocche affamate e illanguidite dal profumino!
La calibrata in abbinamento con il pesce non richiede, a mio parere, la salatura ma ... portare a tavola anche un po' di salamoia bolognese, non guasta.
Il risultato e' un fritto leggero, che sa di pesce e non di pastella fritta: e' quindi adatto agli amanti del gusto mare, come noi!
Basta aggiungere una bella insalatina mista: songino, pomodorini pachino e un po' di mais sgocciolato per uno splendido "ensemble" che ha il gusto della vacanza.

Bon Appetit!

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