... beve il tè per dimenticare il frastuono (del mondo) Zhao Guan

Oro verde. La straordinaria storia del tè


Autore MacFarlane Alan; MacFarlane Iris
Prezzo € 18,50
Traduttore Palombi V.; Salpietro S.
Editore Laterza (collana I Robinson. Letture

Leggo questo post in "Letteratura Gastronomica"di Loredana Limone e mi vien subito voglia di correre a comperarlo:oggi mi accontento della sua descrizione:
Una storiella narra che Mary Douglas, una dolce lady inglese, un giorno ricevette dal suo fidanzato che si trovava in Cina, un mazzo di delicati fiori.
Bellissima sorpresa!
Purtroppo, a causa del lungo viaggio, i fiori le furono recapitati in condizioni pietose e la ragazza, per rianimarli, li mise nell’acqua fredda.
Durante la notte fu svegliata da un’urgente sete e, trovando il vaso a portata di mano sul comodino, bevve un po’ di quell’acqua che aveva un sapore delizioso: perché i fiori erano di tè. Così Lady Mary si trovò ad essere l’involontaria inventrice di quella parti- colare bevanda.
In realtà la storia del tè è la storia di una passione che nessuno avrebbe potuto immaginare, una delle passioni più forti dell’uomo, e ci si chiede come abbia potuto una pianta dell’Himalaya, che in origine veniva utilizzata solo da qualche remota tribù, conquistare l’intero pianeta.
Ma dietro tutto ciò vi è la fatica di migliaia di lavoratori che, insieme con le loro famiglie, hanno speso (e dato la vita) nelle piantagioni di tè. Ad essi Iris e Alan Macfarlane hanno dedicato il loro libro “Oro Verde” (Editori Laterza), sottotitolo “La straordinaria storia del tè”.
I due autori sono rispettivamente la vedova del direttore di una piantagione di tè assamese e suo figlio.
La regione dell’Assam si trova ad ovest del Darjeeling, ai confini di Cina, Birmania e Bangladesh. Fu in quella regione che il tè venne scoperto per la prima volta.
Questo libro è nato per rispondere agli svariati interrogativi che frullavano nella testa di Alan: Come è stato scoperto il tè? Perché si è diffuso tanto nel mondo? Quali effetti ha avuto la sua coltivazione per coloro che vi lavoravano? Quali le implicazioni per le civiltà che lo avevano adottato?
Dopo aver seguito (leggendo d’un fiato) l’intera curva dell’evoluzione di questa bevanda che Thomas De Quincey definì acqua stregata, garantisco che le risposte sono più che esaustive.
DA LEGGERE!!!

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